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BIOGRAFIA

Sono Brunetta Del Po, laureata in Psicologia a Padova nel 1980.

Sirmionese, da sempre abito in questo angolo incantato del lago di Garda, che ogni giorno mi stupisce con la sua intensa bellezza. La mia crescita è avvenuta in un ambiente internazionale e culturalmente eclettico. Gran parte dell’anno lo trascorrevo nel locale fronte lago dei miei genitori, immersa in una Babilonia di lingue. Tedeschi, inglesi, francesi, danesi, olandesi e quant’altro, facendo parte della mia realtà quotidiana, mi hanno permesso di nutrire la mia innata curiosità e di acquisire l’apertura mentale tipica di chi vive in contatto con molte culture. Parallelamente ho assorbito l’influenza estetica del mio nonno materno, orefice, intenditore di diamanti ma soprattutto orafo, dalle cui mani uscivano capolavori cesellati nell'oro e decorati di pietre preziose. Da lui ho imparato, munita di un monocolo enorme, i nomi di tutte le gemme. Mia nonna nel frattempo mi forniva indirettamente ogni informazione possibile sui tessuti e le loro infinite lavorazioni. Parole come pinces, batista, plumetis, shantung, coulisse mi erano familiari come le marche delle birre, i colori delle pietre preziose e i numerosi dialetti che si parlavano in casa e fuori.
Quando mi chiedevano -cosa vuoi fare da grande- buttavo lì delle risposte a casaccio perché erano troppe le realtà che mi affascinavano e ogni giorno mi arrivava un’idea diversa. Una parte di me era catturata dalla bellezza delle forme e dei colori, dall’intensità delle parole e degli aromi, mentre un’altra dalla passione di tutto ciò che apparteneva al mondo della natura. Animali ed erbe, libri e pennelli entrarono con forza nella mia vita. Se da bambina curavo ogni essere malato e indifeso da adolescente coltivavo e usavo le erbe officinali, leggevo, oltre a tutto il resto, i primi testi d’erboristeria, dipingevo e scrivevo diari, poesie e racconti.
Poi la vita segue i suoi strani sentieri e le vie che indica, talvolta incomprensibili, se sono esplorate con animo fiducioso, possono condurre proprio là dove si deve andare. Credo di essermi lasciata trascinare da una corrente che non potevo dirigere ma che sentivo essere quella giusta per me.
A diciannove anni a volte è difficile conoscere esattamente la propria strada. Ho lanciato una metaforica moneta: arte, architettura, letteratura, medicina…psicologia. All’epoca psicologia era una facoltà agli esordi addirittura controcorrente. In Italia non esisteva neppure una collocazione dello psicologo come figura professionale, l’albo è nato solo nel 1989, e questo in fondo era in sintonia con quella parte di me anticonformista da sempre. Perciò mi sono iscritta e, senza grandi aspettative mi sono buttata in un ambiente così caotico ma contemporaneamente così interessante da lasciarmi subito senza fiato. Allora mi sono detta –questo è il mio posto, qui ci sto bene- e sono andata avanti con entusiasmo crescente; il mio desiderio di sapere era ampiamente ripagato dalle infinite possibilità che ai tempi l’ambiente universitario offriva.
Il mio percorso professionale è stato lungo e sfaccettato. Dopo la laurea ho frequentato la scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo comportamentale alla quale ho man mano affiancato il biofeedback, varie tecniche di rilassamento, l’arte terapia, il counseling sistemico, l’analisi individuale e didattica, la naturopatia all’Istituto Riza di Milano.
Ho sempre lavorato come libera professionista dal 1984, maturando esperienza in un vasto ambito di disagi. La mia formazione mi ha permesso di conoscere Maestri straordinari che hanno influito in modo decisivo sulla mia preparazione, non solo come psicoterapeuta ma anche come essere umano e verso i quali nutro una profonda gratitudine per la generosità e lo spessore dei loro insegnamenti.
Accanto al mio lavoro, ho coltivato molti hobby che hanno alimentato la mia anima eclettica. La pittura è una passione che mi accompagna da una vita e che mi ha permesso di conoscere e utilizzare molti materiali artistici e di applicarne le tecniche alla mia formazione psicoterapeutica. Ho partecipato a qualche collettiva insieme alla Maestra Clara Bombaci Vivaldi, grande acquerellista che porto sempre nel mio cuore.
Poesia, lettura, miniaturismo, cucina, giardinaggio, sono un’appassionata di rose inglesi e orchidee, sono altre attività che coltivo nel tempo libero.
La mia vita privata è definita dalla storia con mio marito. Ci siamo conosciuti nel ’73 e da allora, con alti e bassi, siamo inseparabili. Sposati nel 1981, abbiamo un figlio, Andrea e una nutrita famigliola di animali.