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La gravidanza nella visione olistica

"Siamo un cerchio dentro un cerchio 

Senza inizio, senza fine…"

Anticamente la gestione della fertilità era affidata a mani femminili e solo con l'avvento del cristianesimo la gravidanza ed il parto furono circondati da superstizioni e tabù e l'attività dell'ostetrica posta sotto il controllo della chiesa.
I quattro secoli di persecuzione e caccia alle streghe, dal quattordicesimo al diciassettesimo secolo, videro affermarsi un potere dominante spietato in cui le attività curative delle donne, interpretate come magiche, furono progressivamente criminalizzate.
Le "streghe", in realtà guaritrici, farmaciste, levatrici, erano le depositarie d'una medicina antica posta al servizio del popolo e sfuggivano alla sorveglianza della chiesa e dello stato. La massiccia campagna diffamatoria condotta contro di loro ebbe come apice l'olocausto dei roghi.

Barbara Ehrenreich e Deindre English, nel testo "Le streghe siamo noi" dicono:…" la caccia alle streghe non eliminò del tutto le guaritrici dal popolo, ma le marchiò per sempre come fattucchiere, superstiziose e pericolose. Finirono per essere talmente screditate anche fra le nascenti classi medie che nei secoli diciassettesimo e diciottesimo i praticanti maschi ebbero la possibilità di invadere l'ultimo terreno ormai rimasto alle guaritrici, l'ostetricia."

Nel '600 quando comparve il modello meccanicistico della Rivoluzione Scientifica, la gravidanza cominciò ad essere considerata un mero processo corporeo relegato all'utero. L'interdizione sociale e culturale alle levatrici ed alle streghe, fece perdere la concezione di simmetria tra macrocosmo e microcosmo che la gravidanza aveva posseduto fino a quel momento. La potente metafora Madre-Terra, che in sé contiene i due estremi del processo procreativo, la nascita e la morte, perse la propria consonanza, si disgiunse, trasformando la maternità in una norma d'impersonale incidenza nella vita della donna.

Le ricerche che negli ultimi tempi sono state compiute in ambito psicanalitico, neurofisiologico e psicosomatico, hanno invece indicato l'inscindibile legame tra evento biologico e stati emozionali, la profonda connessione tra l'attività del feto e lo psicosoma materno, nonché il nesso che congiunge la procreazione umana ad ogni evento generativo del cosmo.
In quest'ottica di recupero del significato più profondo del processo gestazionale, riletto in correlazione ai miti antichi, agli archetipi e alla cosmogonia, s'inseriscono gli attuali orientamenti ecologici proposti dalla naturopatia, in particolare l'alimentazione naturale, l'utilizzo di rimedi fitoterapici ed omeopatici, l'attenzione alla corporeità attraverso lo shiatsu e lo yoga, l'interesse verso l'immaginario vogliono porsi come momenti di recupero del legame tra l'uomo e il cosmo che la civiltà moderna ha da troppo tempo dimenticato.

Dott. Brunetta Del Po