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Come prevenire e affrontare i disturbi della prostata

La Prostata è una ghiandola maschile delle dimensioni di una grossa noce, situata al centro e in basso nella cavità pelvica. In essa confluiscono, in un unico canale uretrale, la porzione di uretra che arriva dalla vescica e il dotto deferente che giunge dalle vescicole seminali. La sua funzione principale è quella di alimentare la produzione di sperma e di rendere ottimale, attraverso la secrezione del succo prostatico,un liquido lattescente che contiene numerosi enzimi e zinco, la vitalità degli spermatozoi ai fini della fertilità.

Simbologia della Prostata.

La prostata si trova, nell’uomo, nella stessa posizione che l’utero occupa nelle pelvi della donna. Ciò fa pensare a una forte analogia di funzioni. Se infatti l’utero costituisce il terreno nel quale l’embrione e poi il feto cresce e si sviluppa, la prostata costituisce il luogo grazie al quale gli spermatozoi diventano più vitali e vigorosi. Essa è dunque un piccolo grembo nel quale il seme maschile acquisisce una piena fertilità. Da un punto di vista simbolico si può dire che qualsiasi forza, per essere davvero valida, ha bisogno della congiunzione degli opposti: il maschile (in questo caso gli spermatozoi) e il femminile (il succo prostatico) che insieme formano lo sperma. La prostata si configura così come il luogo dell’equilibrio “perfetto” fra queste due istanze, laddove il risultato finale, cioè la fertilità dell’uomo, richiama per analogia il concetto più ampio di creatività e talento. Come nella parte alta del corpo l’ipofisi secerne un succo ormonale che ricrea il corpo istante per istante, così nella parte bassa la prostata secerne un succo enzimatico che offre agli spermatozoi la possibilità di ricreare una vita, di produrre, ovviamente insieme alla cellula uovo, un’altra vita. Per quanto, dunque, nascosta e dotata di una funzione che appare secondaria, la prostata è depositaria di un importante atto creativo e una sua patologia è quasi sempre indicativa di un conflitto o soprattutto di uno squilibrio nell’affermare la propria creatività.

La prostatite è un’infiammazione della prostata che può essere di tipo batterico, o non batterico, (conseguente a vari fattori quali iperattività sessuale, abuso di alcool, eccessiva sedentarietà ecc.)che si manifesta di solito tra i 25 e i 50 anni, il cui fattore scatenante può essere un forte stress psicofisico. I sintomi sono soprattutto dolore all’eiaculazione, senso di peso perineale, fastidio alla minzione, gonfiore. Di solito si cura con antibiotici che però non sempre riescono a sradicare l’infezione, in quanto la prostata è scarsamente vascolarizzata e, quindi, l’antibiotico non sempre si può concentrare sufficientemente sulla parte. In ogni caso il supporto dei rimedi naturali costituisce un valido aiuto soprattutto per rinforzare il sistema immunitario e aiutare l’organismo a combattere l’infezione. La prostatite esprime una conflittualità nel modo di affermare la dimensione creativa. Ciò di solito è favorito da una tendenza adolescenziale a idealizzare e ad assolutizzare un ambito a scapito di altri: per esempio un eccesso di attività sessuale che sottrae energia a tutto il resto e domina il campo, oppure la dedizione eccessiva a una inclinazione artistica o a un progetto professionale a svantaggio delle altre parti di sé che pure chiedono di vivere. La prostata sente questo squilibrio e lo combatte producendo un’infiammazione.

L’ipertrofia della prostata è un problema particolarmente diffuso negli uomini in età matura: colpisce circa il 50% degli uomini lungo il corso della loro vita e la sua incidenza varia con l’aumentare dell’età, a 30 anni è circa del 5-10%, oltre gli 85 è più del 90%. Il fenomeno è dovuto alla variazione degli ormoni maschili che si verifica con l’avanzare dell’età, in particolare dopo i 50 anni diminuiscono i livelli di testosterone, mentre aumentano altri ormoni; questi cambiamenti determinano un cambiamento della concentrazione prostatica di un potente androgeno derivato del testosterone, il diidrotestosterone (DHT). Attraverso un generale aumento di dimensioni, la prostata, che confluisce nell’uretra, può provocare alterazioni nel getto urinario che tende a diminuire in modo sempre più considerevole, mentre la vescica viene svuotata solo con notevole sforzo e mai in modo completo. La persona deve quindi urinare spesso e frequentemente deve interrompere il sonno. Il grande arco dell’urina decresce trasformandosi in uno stanco rigagnolo. L’arco superbo, di cui i ragazzi si servono per gareggiare fra loro-chi va più lontano (nella vita?)-serve nel periodo giovanile anche a compensare le potenzialità di un sesso decisamente più debole. A ciò si aggiunge il fatto che la posizione degli uomini al momento di urinare è di per sé un atteggiamento di forza. La donna, invece, nello svolgere la stessa funzione fisica, assume un atteggiamento umile: siede rannicchiata e rilascia l’urina ripiegata su se stessa. Se questa facoltà che differenzia i due sessi diminuisce con l’avanzare dell’età, il corpo indica che ci si sta avvicinando al sesso debole. Visto che non è più possibile liberarsi dalla propria urina formando uno splendido arco, si arriva a vivere una situazione tipica delle donne. L’organismo indica chiaramente tale convergenza verso il polo femminile. E’ allora lecito sospettare che il proprio compito, che consiste nell’avvicinarsi al polo femminile, l’anima, si manifesti troppo rapidamente e che il corpo sia costretto a vivere quello che la psiche invece cerca di schivare. Il sintomo indica anche il compito da svolgere: l’uomo deve rinunciare alle proprie grandi fantasie: il corpo rende il soggetto sincero costringendolo a riconoscere che con il suo membro virile non può più andare così lontano… e al tempo stesso si delinea l’altra parte del compito, cioè quella di avvicinarsi simbolicamente al polo femminile. Il consiglio urologico è di raccomandare una regolare attività sessuale. E’ interessante notare che nelle culture arabe dove gli sceicchi facoltosi usano avere rapporti sessuali frequenti fino in età avanzata, non si riscontri alcun problema alla prostata di questo tipo. Il sintomo ci dice dunque di avere una vita sessuale soddisfacente e regolare e ci indirizza verso il riconoscimento e l’elaborazione del tema della polarità: se prima abbiamo trascurato di occuparcene in modo adeguato ora si avverte la necessità di un maggior contatto fisico con il sesso femminile e di un più profondo rapporto psicologico col proprio lato femminile, con la propria Anima, anche se la prostata gonfia indica che anche il polo maschile verrà di nuovo preso in considerazione, indicando la necessità di un ulteriore aumento della virilità. Lo scopo principale che la prostata vuole portare alla nostra consapevolezza resta dunque quello di sviluppare in sé il proprio opposto, non sul piano del flusso dell’urina, ma su quello dell’irradiazione psico-spirituale.

I sintomi si manifestano come bisogno di urinare sempre più frequente, maggiore urgenza, risvegli notturni per svuotare la vescica; ne derivano sensazioni di svuotamento incompleto, sgocciolamento finale, incontinenza o ritenzione urinaria. Dal momento che i sintomi di ipertrofia prostatica benigna e di carcinoma prostatico possono essere simili, in genere si utilizza il dosaggio del PSA (Prostate Specific Antigen) per differenziare le due patologie.

 

Pesticidi e testosterone: anche gli alimenti contenenti residui di pesticidi e altri contaminanti svolgono un’azione negativa, in quanto alterano la composizione ormonale del succo prostatico facilitando così la comparsa dell’ipertrofia prostatica. Da studi effettuati su ratti si evidenzia che gli ormoni sintetici somministrati agli animali per favorire l’ingrasso e per incrementare la produzione di latte, hanno portato nella prostata delle cavie cambiamenti analoghi a quelli che si manifestano negli uomini affetti da prostata ingrossata, tanto da far sospettare che vi sia una correlazione positiva tra l’enorme incremento dei casi di ipertrofia prostatica negli ultimi decenni con l’impiego crescente di prodotti chimici di sintesi nell’attività agricola e nell’industria agroalimentare. Anche l’utilizzo di terapie ormonali sostitutive da parte delle donne, che, tramite l’urina, viene scaricato nell’ambiente, sembra aver influito sulle variazioni nella composizione del succo prostatico.

 

Sistema immunitario debole, intestino irregolare, errori alimentari possono causare problemi alla prostata. L’alimentazione ha dunque un ruolo fondamentale nella genesi dei disturbi della prostata.

La PREVENZIONE è importante: è indispensabile una dieta ricca di cibi integrali e di produzione biologica, cioè con un maggior contenuto di sostanze protettive quali minerali, vitamine, pigmenti vegetali e fibre che aiutano l’organismo a neutralizzare i prodotti chimici velenosi e i metalli pesanti.

  • CIBI NO:

Grassi saturi, (carni grasse, salumi, formaggi grassi, olio di palma e di cocco) e grassi idrogenati (in numerosi prodotti confezionati); zucchero saccarosio (quindi anche dolci e bevande zuccherati); cereali e derivati (pane e pasta) bianchi; additivi alimentari; spezie, fatta eccezione per cannella, curcuma e zenzero; caffè, cioccolato, alcolici.

 

  • CIBI SI :

Cereali e derivati integrali o semintegrali; carni magre; latticini magri ma con moderazione; frutta (soprattutto agrumi, kiwi, mele, pere) e verdure (carote, finocchi, spinaci, cavoli, rape, cavolfiore); pesce di mare; olio extravergine d’oliva; semi oleosi, in particolare mandorle, noci e semi di zucca.

Il primo accorgimento è quello di bere molta acqua, ma evita di farlo prima di andare a dormire, perché così facendo favoriresti i risvegli notturni e il numero delle minzioni.

In particolare l’utilizzo di alimenti ricchi di zinco riduce l’ipertrofia della prostata e la sintomatologia nella maggior parte dei pazienti; lo zinco infatti interviene nel metabolismo degli ormoni androgeni. Fra gli alimenti più ricchi di zinco vi sono ostriche e aringhe che ne sono ricchissime, le noci e tutti i semi oleosi, i piselli, le arachidi e i fagioli, cereali integrali, in particolare avena, grano, segale e grano saraceno, ma anche rape, patate, prezzemolo, aglio e carote, finocchi, cavolo rosso.

Tra i cereali, da consumare integrali e possibilmente in chicchi, da favorire sono quinoa, miglio, orzo, avena, amaranto, segale, riso parboiled, grano.

Oltre allo zinco anche altre sostanze antiossidanti ci aiutano a prevenire il rischio di prostatite e tumore alla prostata, per esempio il licopene, contenuto principalmente nei pomodori; la Vit. D, assunta attraverso la dieta e sintetizzata in seguito all’esposizione solare, la trovi negli alimenti di origine animale ma anche nei vegetali come funghi e ortaggi a foglia verde scuro; la Vit. E di cui sono ricchi gli olii d’oliva, di germe di grano, di arachidi, di soia e di vinacciolo, di sesamo, frutta e semi oleosi, germe di grano, cereali integrali, legumi, burro, tuorlo d’uovo.

semi

Il tè verde è ricchissimo di polifenoli, antiossidanti e antinfiammatori, berne alcune tazze al dì previene molte malattie. La soia apporta isoflavonoidi, molto antiossidanti e protettivi nei confronti dei radicali liberi, così come il selenio, contenuto in alcuni tipi di pesce, nella carne, nei cereali integrali, nel lievito di birra, nei legumi, nella frutta oleosa, nelle zucchine, cipolle, aglio, nei pomodori e nelle patate.

Abituati a consumare i germogli, in particolare, per prevenire i disturbi alla prostata, sono consigliati i germogli di trifoglio rosso, ricchi di fitormoni che proteggono quest’organo.

Gli Omega 3 sono acidi grassi antiossidanti molto attivi contro gli stati infiammatori, ne sono ricchi il pesce(secondo una ricerca della Harvard University negli Stati Uniti il rischio di sviluppare tumore alla prostata è ridotto del 25% in chi ha l’abitudine di mangiare pesce ricco di Omega 3 almeno 3 volte a settima nana)e l’olio di semi di lino spremuto a freddo.

salmone

In questo periodo, bevi il succo di melagrana: è molto utile per migliorare la diuresi e contrastare i sintomi della prostatite. Anche il succo di mirtillo rosso contiene sostanze in grado di inibire i batteri che, ristagnando, provocano la prostatite sia acuta che cronica ed ha effetti salutari anche sull’intestino.

Ti suggerisco, a colazione, di integrare la tua dieta con il polline: un bicchiere di latte di soia con caffè d’orzo (diuretico e disinfiammante), da accompagnare con una fetta di pane integrale di farro con marmellata di mirtilli miscelata ad un cucchiaino di polline, se vuoi anche uno yogurt naturale ricco di fermenti che riequilibrano la flora batterica intestinale; sembra che il magnesio, lo zinco, gli acidi grassi insaturi e i fitormoni contenuti nel polline abbiano dato miglioramenti in molti casi di prostatite.

Pere e mele cotte sono da inserire nella dieta, soprattutto in autunno e inverno, in quanto ricche di fibre e pectina depurative e antinfiammatorie.

 

TRE SUCCHI A BASE DI CLOROFILLA PER SVOLGERE UNA POTENTE AZIONE ANTIOSSIDANTE UTILISSIMA PER CONTRASTARE TUTTI I SINTOMI DELLA PROSTATITE.

1) Succo di sedano antinfiammatorio: lava e centrifuga 50 gr. di sedano con una mela e un kiwi e bevilo prima di cena

2) Succo di spinaci per diminuire i sintomi: lava e centrifuga 100 gr. di spinaci con una mela, e bevi prima di pranzo.

3) Succo di broccoli antitumorale: lava e centrifuga 150 gr. di broccoli con un kiwi, consumalo a colazione.

Unisci ai succhi anche 1 pizzico di curcuma o di zenzero per una più efficace azione antinfiammatoria.

epilobioIL RIMEDIO. L'Epilobio, generalmente sconosciuto come pianta medicamentosa e non menzionato nei comuni erbari, è stato reso famoso dalle ricerche di Maria Treben che ne indicò l'efficacia contro la prostatite nel volumetto "La salute della Farmacia del Signore". In pochissimo tempo acquistò notorietà in tutta l'Europa. Secondo molti erboristi e naturopati, ma anche medici, assumere la tisana di Epilobio dal fiore piccolo (Epilobium Parviflorum) è un eccellente aiuto in tutti i disturbi della prostata: metti un cucchiaino colmo dell’erba su ¼ di litro d’acqua e fai sbollentare solamente, lascia riposare brevemente. In presenza di disturbi bevine due tazze al giorno, al mattino a digiuno e alla sera, ½ ora prima di cena. (naturalmente vai dal medico per gli accertamenti del caso).

 




Eccoti tre gustose ricette per prevenire i disturbi alla prostata
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orzoOrzo con bacche di mirtilli rossi x 2 p.:120 gr. di orzo, 2 cucchiai di bacche secche di mirtillo rosso, 2 carote a filetti, 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, sale marino integrale. Metti in ammollo le bacche di mirtillo rosso in un bicchiere d’acqua tiepida x 2/3 ore. Poi scalda l’olio in una casseruola e unisci le carote a filetti, falle appassire bene e versa l’orzo. Fai insaporire mescolando, regola di sale, unisci le bacche con il loro liquido di ammollo e porta a cottura unendo poca acqua calda per volta, a mò di risotto. Servi ben caldo. E’ ancora più buono se lo spolverizzi con cannella in polvere. Fornisce sostanze diuretiche, antistipsi e antinfiammatorie, apporta fibre depurative e sostanze antibatteriche e stimolanti della diuresi.

Merluzzo con salsina leggera alla curcuma x 2p. : 350 gr. merluzzo in filetti, 1 presa di curcuma, 1 cucchiaio di olio evo, 2 rametti di timo, 1 limone bio, basilico e sale marino integrale q.b. Cuoci al vapore i filetti di merluzzo, nell’acqua della vaporiera aggiungi i rametti di timo e la scorza del limone. Porta a cottura; nel frattempo, con una forchetta, sbatti l’olio con sale, 1 cucchiaio di succo di limone e la curcuma. Versa la salsina sul pesce e servi decorando col basilico. La curcuma, con zenzero e cannella, è tra le spezie tollerate anche da chi soffre di gastrite.

Cavolo con le mele disintossicante x 2p.:1 cavolo (verza, cappuccio o rosso), 2 mele, 1 cucchiaio d’olio d’oliva, sale e cannella q.b. Monda il cavolo e taglialo a listarelle. Mettilo in una casseruola con le mele a tocchetti e l’olio e lascia insaporire per un paio di minuti. Unisci un bicchiere di acqua e cuoci per 10 min, poi regola di sale e aggiungi ½ cucchiaino di cannella. Cuoci per circa 30 min. e servi. Il cavolo, di ogni tipo, è un ottimo depuratore dell’organismo ed è indicato anche in presenza di difficoltà ad evacuare e di emorroidi.

Daniela Temponi Brunetta Del Po

Bibliografia:

“Curarsi mangiando” di Catia Trevisani

“Malattia linguaggio dell’anima” di R.Dahlke

“La salute dalla farmacia del Signore” di Maria Treben

Riviste: “Curarsi mangiando” Riza