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Il senso di colpa

 

La felicità fa paura.
Ti dirò una cosa riguardo alla felicità.
La felicità viene vissuta come pericolosa, perché rende soli.
Invece con il problema e con l'infelicità si è in compagnia.
Il problema e l'infelicità sono connessi ad una sensazione di innocenza e di fedeltà.
La soluzione e la felicità, invece, sono connessi ad una sensazione di tradimento e di colpa.
Perciò la felicità e la soluzione sono possibili solo se si affronta questa colpa.
Non che la colpa sia ragionevole, eppure viene vissuta come tale.
Per questo il passaggio dal problema alla soluzione è così difficile.

Bert Hellinger

 

Significato del senso di colpa
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In genere la colpa è intesa come un’azione o omissione che viola regole morali, religiose o giuridiche o che per qualsiasi motivo è deplorevole o dannosa; se determina riprovazione verso sé stessi, genera il senso di colpa. Il senso di colpa può essere conscio o inconscio

Il senso di colpa conscio si manifesta con il senso di responsabilità che accompagna la libera scelta delle nostre azioni e il desiderio di riparare al danno causato. Possiamo sentirci addolorati per non aver fatto alcune cose volutamente o per ragioni estranee alla nostra volontà o per aver compiuto realmente azioni indegne. Il porre rimedio alle conseguenze dannose dei nostri atti è solitamente risolutivo, ma se la colpa determina e mantiene la ruminazione, (non riesco a perdonarmi per quello che ho fatto, per questo mi sento una brutta persona e non merito nulla di buono) si trasforma in senso di colpa cronico che ingloba totalmente fino a compromettere la vita relazionale e sociale continuando a riportare il passato nel presente tramite immagini e pensieri legati all’evento; si possono anche assumere decisioni importanti influenzati da questo sentimento negativo, che può permeare la vita.

Il senso di colpa inconscio assume le caratteristiche di un'emozione provocata da fantasie o motivi irrazionali che ledono l’ autostima e la sicurezza in se stessi al punto di originare alcune patologie psichiche come ansia e depressione. Un comportamento patologico si ritrova anche in coloro che non provano alcun senso di colpa come effetto delle loro trasgressioni.

“Secondo Freud questo fenomeno psichico risale a un momento dello sviluppo mentale nel quale non si percepisce una netta distinzione tra l'interiorità e il mondo esterno, tra pensiero e realtà per cui egli notava il comportamento di «delinquenti per senso di colpa» che compiono delitti per ricevere quel castigo dovuto per le loro colpe immaginarie ed inesistenti. L'origine più profonda del senso di colpa, secondo l'analisi freudiana, è nel complesso di Edipo «in quanto da esso deriva la possibilità di distinguere tra "buono" e "cattivo", e soprattutto tra "buono" e "bene". Infatti, in seguito alla proibizione di possedere il corpo del genitore amato, quello che è "buono", quindi gradevole, diviene "male" , ossia cattivo. » In quel desiderio proibito è la nascita del senso di colpa e di ogni nevrosi.”

Le origini culturali e religiose del senso di colpa: Super io rigido e monoteismo
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Quel che mi è sempre piaciuto del buddhismo è la sua tolleranza, l’assenza del peccato, la mancanza di quel peso sordo che noi occidentali, invece, ci portiamo sempre dietro e che è in fondo la colla della nostra civiltà: il senso di colpa.

Tiziano Terzani

Non deve essere stato facile per il popolo conciliare la fede nella predilezione da parte del suo dio onnipotente con le tristi esperienze del suo destino infelice. Ma il popolo non si lasciò sviare, accrebbe il suo senso di colpa per soffocare i dubbi su dio, e forse alla fine fece ricorso alla “imperscrutabile volontà di dio”, come fanno ancor oggi i devoti.
Sigmund Freud

Ho trovato molto interessante l’articolo del docente di scienze naturali e saggista, Roberto Verolini “Religioni e Teoetotomie” perché offre delle profonde considerazioni sulla nascita del senso di colpa all’interno di due differenti culture quelle di tipo teoetotomistico e quelle di tipo religioso.

La Teoetotomistica è un modello etico che si rifà alle maggiori religioni monoteiste. In questo modello il concetto di male non è solo un principio, come si riscontra nei miti e nel folklore religioso di molte culture politeistiche, ma diviene elemento fondamentale e quotidianamente presente nella sfera etica dell’individuo, ponendolo di fronte ad un continuo conflitto interiore, ad “un senso di inferiorità ontologica del soggetto, di indegnità, inadeguatezza e frustrazione rispetto ad un’autorità per contro divina ed infallibile”. Tutto questo darà origine ad un Super-Io inflessibile e persistente che non permetterà all’individuo di diventare un adulto autonomo e autentico e determinerà l’insorgere del senso di colpa.

Tra i disturbi imputabili all’ influsso di questi modelli culturali si possono annoverare:

il disturbo schizotipico di personalità

il disturbo paranoide

il disturbo dipendente.

“I disturbi della personalità si manifestano anche attraverso una eccessiva preoccupazione/attrazione per l’ordine, per una tendenza al perfezionismo e al controllo intellettuale e interpersonale a spese di flessibilità, apertura ed efficienza affettiva ed psico-intellettuale.”

L’esaltazione di una forma di lavoro impersonale e focalizzato quasi esclusivamente sulla produttività è spesso intesa nel nostro sistema culturale come una dimensione sacrale in cui il pericolo psicopatologico non è assolutamente contemplato

Al contrario nelle Religioni, qui intese come contesti in cui credenze, vissuti, riti coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, non trova fondamento alcun senso di colpa e dunque il Super-Io non ha l'energia di irrigidirsi in modo irreversibile. Queste culture offrono un contributo prezioso per il raggiungimento di una condizione adulta sana, che non origina aspirazioni immature e psicologicamente devianti, ma segue piuttosto uno sviluppo positivo e psicologicamente stabilizzante.

“Le culture ispirate a modelli “Religiosi” appaiono in alternativa capaci di caratterizzare lo sviluppo di personalità finalmente normali e sane in merito alle tipiche patologie ascrivibili a questa dimensione culturale; esse si fanno apportatrici di espressioni socio culturali refrattarie all’insorgenza di tali deviazioni psicopatologiche, e al contrario premessa di sviluppo autenticamente autonomo della personalità adulta.”

Di seguito le tabelle esplicative di Verolini.

Nella prima si nota come nelle culture Religiose, il Super-Io in età adulta lascia il posto ad un Io maturo, mentre nelle culture Teoetotomistiche, il Super-Io prevale sull’Io.

Nella seconda l’autore confronta le culture Religiose e quelle Teoetotomistiche rispetto ai concetti di peccato, ideale dell'Io, complesso autoritaristico patriarcale sessuo repressivo, atteggiamento verso il sesso, sviluppo della proprietà privata.

 

Tipo esplicito di credenza

Concetto di peccato (esteso)

Ideale dell'Io

Complesso autoritaristico patriarcale sessuo repressivo

Atteggiamento verso il sesso

Sviluppo della proprietà privata

Classe A

           

Zuni

Religiosa

No

Apollineo

No

Positivo

Scarso

Arapesh

Religiosa

No

Mite e dignitoso

No

Positivo

Scarso

Aranda

Religiosa

No

Libertario

No

Positivo

Scarso

Semang

Religiosa

No

Mite e morale

No

Positivo

Scarso

Classe B

           

Manus

Teoetot.

 

Negativo

Forte

Samoani

Teoetot.

No

 

*

Positivo libero

 

Inca

Teoetot.

 

Forte

Castità religiosa

*

Cattolicesimo

Teoetot.

Competitivo Inibitorio

Forte

Negativo

Sì – principio

Luteranesimo

Teoetot.

Competitivo Inibitorio

Forte

Negativo

Calvinismo

Teoetot.

Competitivo Inibitorio

Forte

Negativo

Mazdeismo

Teoetot.

*

Forte

Negativo

*

Islamismo

Teoetot.

Inibitorio

Forte

Negativo

Classe C

           

Dobu

A. Relig.

No*

Competitivo diffidente

Sì*

Negativo

Forte

Kwakiutl

A. Relig.

 

Competitivo dionisiaco

Sì*

 

Forte

*Il valore non risulta estesamente manifesto

Come superare il senso di colpa
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Smettila di sentirti in colpa! Sentirsi in colpa è come vivere all’inferno. Non sentirti colpevole, e avrai la freschezza delle gocce di rugiada al primo sole del mattino, avrai la bellezza dei petali del fiore di loto nel lago,avrai lo splendore delle stelle nella notte. quando il senso di colpa svanisce, avrai una vita completamente diversa, radiosa e colma di luce. I piedi inizieranno a danzare e il cuore canterà mille canzoni. Osho

Suggerimenti psicologici

Il senso di colpa eccessivo costituisce un elemento di blocco molto doloroso. Permettersi di lasciar andare quel modello ideale di noi stessi a cui ci siamo ispirati per mantenere intatta la nostra identità, si rivela un passaggio chiave per sciogliere la colpa. Concederci di non essere sempre quelli bravi, disponibili, che non dicono mai di no, che si accollano il peso di tutto ci permetterà di vivere delle relazioni paritarie, in cui possiamo essere liberi di mostrarci agli altri per ciò che realmente siamo

Tre indicazioni per iniziare a vivere più leggeri

Imparare a dire “NO!”
Spesso chi vive nel senso di colpa non si concede nemmeno di pensare certe cose. Vive nell’idea che “voler bene” equivalga a tacere e acconsentire. Invece no, a volte opporsi è la migliore prova del nostro interesse per qualcuno. Sperimentare che certi pensieri non producono nessun disastro è una buona palestra per riuscire, poco alla volta, a esprimere qualche contrarietà, qualche opinione fuori dal coro, insomma per dire quei “no” che non faranno crollare il mondo, anzi: daranno di noi un’immagine decisamente migliore. La soddisfazione personale supererà la resistenza collettiva e la nostra unicità potrà essere addirittura apprezzata e seguita.
Evita di creare capri espiatori
Chi si sente in colpa con tutti, spesso, diventa un tiranno con un’unica persona (di solito un genitore, un figlio, un fratello o il partner), da cui si sente di essere incondizionatamente accettato. Evita di trasformarla nel capro espiatorio della tua rabbia repressa e della tua frustrazione. Fatti carico del tuo problema senza riversarlo su altri.
Rompi gli schemi
Il mondo che hai intorno si è modellato esattamente sul tuo senso di colpa. Tutti, anche senza volerlo, ne approfittano e se cercherai di cambiare alcuni non lo accetteranno: era così comodo avere una persona “ricattabile” che diceva sempre sì. Mettilo in conto. Molti altri invece apprezzeranno questo nuovo stile, senza dubbio più diretto e autentico. Hai tutto da guadagnare!

Liberati dai sensi di colpa e otterrai molti benefici:

-Senza l’obbligo di andare d’accordo con tutti è più facile costruire relazioni autentiche e sviluppare un dialogo proficuo e onesto con gli altri.

-Si possono perseguire i propri progetti senza il freno a mano tirato e senza il rischio di sabotarsi da soli. Pensieri e azioni “remano” nella stessa direzione.

-Si tengono alla larga tutti i disturbi psicosomatici legati alla repressione della rabbia, problema consueto in chi è pieno di sensi di colpa: non solo gastrite e ulcera, ma anche molti “sfoghi”, disturbi della pelle e problemi di pressione.

Tratto da: http://www.riza.it/psicologia/l-aiuto-pratico/4288/liberati-dai-sensi-di-colpa-e-scopri-chi-sei.html

Alcune strategie per eliminare il senso di colpa

Iniziare a pensare al passato come a qualcosa di immutabile: non c'è senso di colpa che possa cambiarlo. Incidi questa frase nella mente “sentirmi in colpa non cambierà il passato, né mi renderà migliore”. Fai una lista delle cattive azioni commesse e poi assegna ad esse un punteggio da 0 a 10 a seconda del senso di colpa provato, poi fai la somma. Rifletti sul fatto che se da 10, 100 o un milione, ciò non cambia nulla né nel passato né nel presente. Il tuo senso di colpa è una dissipazione.

Domandarsi che cosa si sta evitando nel presente grazie al senso di colpa.
Es: una persona che aveva una relazione extra coniugale diceva di sentirsi incolpa ma continuava ad incontrarsi con l'altra donna. Il senso di colpa gli impediva di affrontare la situazione e rimettere in sesto il suo matrimonio. Del resto per uscire dal senso di colpa avrebbe potuto iniziare a pensare che i rapporti extra coniugali egli li giustificava, e accettare che nel suo sistema di valori era incluso un comportamento che molta gente condanna.

Quindi molto spesso le ricette per venire fuori dal senso di colpa sono o cambiare, imparando dal passato oppure accettare se stessi, anche a costo di ricevere l'altrui disapprovazione. Una volta che non si avrà più un bisogno spasmodico dell'approvazione altrui, sparirà anche il senso di colpa legato ad un comportamento disapprovato dagli altri.

Riconoscere il proprio sistema di valori. A quali valori credi profondamente?
Quali sono fittizi e ti derivano da una imposizione della società o sono legati a ricordi dell'infanzia? Elenca questi valori fittizi e accetta di vivere all'altezza di un codice di valori morali determinato da te, e non imposto dagli altri.

Insegnare alle persone che hai accanto e che cercano di manipolarti che sei perfettamente capace di far fronte al loro disappunto e alla loro delusione.
Es: una madre al figlio “resta pure seduto tu, le prendo io le sedie, visto che non hai mai tempo”. Il figlio potrebbe rispondere: “va bene mamma, se vuoi affaticare la schiena fai pure, visto che non vuoi aspettare neanche pochi minuti, credo mi resti ben poco per dissuaderti”.

Pensare al senso di colpa come ad una “scottatura per aver preso troppo solo”: una volta scottati, bisogna solo aver pazienza. Ripetermi quanto sono stata incauta nell'espormi al sole, non mi toglierà la bruciatura, così come costernarmi e dirmi che non valgo nulla, non mi toglie il senso di colpa. Se non voglio più bruciarmi, dovrò iniziare a pensare a diverse modalità per espormi al sole, la prossima volta.
Tratto da: http://www.opsonline.it/psicologia-30324-superare-senso-di-colpa.html

Floriterapia

Tra i fiori di Bach Pine è il più indicato per chi soffre di sensi di colpa.

"Per quelli che si biasimano. Persino quando hanno successo pensano che avrebbero potuto fare meglio e non si accontentano mai dei propri sforzi o risultati. Sono lavoratori instancabili e soffrono molto per gli errori che si attribuiscono. Talvolta, in presenza di un errore compiuto da qualcun'altro, se ne assume la responsabilità ". (E. Bach – I 12 guaritori e altri rimedi)

PINE – SINTOMI CHIAVE

• Auto accuse, sensi di colpa, mancanza di coraggio

• Nei discorsi si ricorre spesso a espressioni di scusa

• Si tende ad avere la coscienza sporca

• Ci si sente responsabili per le colpe altrui

• Si tende a chiedere troppo a sè più che agli altri. Ci sente colpevoli, quando non si riesce a far tutto.

• Si considerano di più i propri limiti che le proprie possibilità. Ci si fa del male, autolesionisticamente, per il concetto negativo che si ha di sè.

• Si lavora in modo ipercoscienzioso e ci si espone quindi facilmente a stress emotivi.

• Si fa fatica ad accettare le cose, perchè si è convinti di no aver meritato niente.

• Ci si sente in colpa quando si è costretti a dire ad altri chiaramente la propria opinione.

• Si crede di non meritare l’amore. Dentro di sè ci si nega il diritto dell’esistenza: “scusatemi se sono nato”.

• Spesso si ha un atteggiamento di base infantile ed ansioso.

• A volte c’è spinta al sacrificio di matrice masochistica.

• Spesso si hanno concetti inconsci, di matrice fortemente religiosa, del bene e del male.

Frasi tipiche:

"È colpa mia, ho sbagliato di nuovo."
"Non potrò mai perdonarmelo."
"Se lui è caduto è solo colpa mia."
"Non mi merito il tuo bene."
"Devo ricambiare in qualche modo."

POTENZIALE NELLO STATO TRASFORMATO

• Riesce a perdonarsi ed a dimenticare

• Ci si rende conto degli errori compiuti e si accettano come esperienza di crescita

• Si ha grande pazienza, umiltà, modestia

• Si assume la responsabilità con atteggiamento equilibrato
Frasi tipiche:

"Errare è umano e sbagliando s'impara."
"Anche Gesù ha perdonato chi l'ha messo in croce, la mia colpa è molto più lieve."

Nella Floriterapia Australiana, Sturt Desert Rose è il rimedio per la colpa.

“Per chi non può disfarsi di rimorsi per un'azione del passato che lo fa sentire svalutato. La colpa può non essere sufficientemente chiara nella coscienza dell'individuo, ma ugualmente produce un blocco emozionale e la mancanza di autostima. La sua origine può essere nell'infanzia, nella relazione con i propri genitori che generalmente appaiono come soffocanti, critici, colpevolizzanti. Possono anche essere figli non desiderati o abbandonati. Generalmente si sentono inadeguati, come se nessun posto o possibilità potesse andare bene perché non pensano di essere meritevoli delle cose buone dalla vita. È molto tipico che, se qualche persona vicina muore, la personalità Sturt Desert Rose tenda ad incolparsi per le cose che ha pensato, non ha detto e non ha fatto per quella persona.”

Medicina tradizionale cinese

“C’è chi lo confonde con il rimorso, dicendo per esempio”Mi sento in colpa per averti fatto quella mascalzonata”. Ma è sbagliato, e io ho l’impressione che sia sbagliato apposta: che molti usino a sproposito l’espressione “senso di colpa”, perché se la usassero correttamente ne sarebbero atterriti. La differenza tra senso di colpa e rimorso è che il rimorso puoi averlo soltanto per qualcosa che hai fatto o non hai fatto; il senso di colpa, invece, lo hai per qualcosa che sai di essere. Io mi sento in colpa vuol dire che io sento me in un determinato modo, sento che ciò che sono non va bene. E, proprio perché riguarda il nostro essere e non il nostro fare, il senso di colpa è particolarmente tenace". (Igor Sibaldi)

Il senso di colpa nella Medicina Cinese

“I sensi di colpa sono sentimenti negativi che spesso ci tengono imprigionati al passato e ci impediscono di vivere in pienezza il presente. Il senso di colpa, come dice la parola, è una “sensazione” di aver commesso un’azione dannosa e biasimevole a cui non corrisponde, sul piano della realtà, nessun atto che leda un’altra persona.Gli studi e la ricerca psicanalitica hanno dimostrato che il senso di colpa è per lo più radicato in conflitti infantili con i genitori che, anziché essere stati risolti, sono stati cancellati e vivono latenti e pronti a scatenarsi.Il senso di colpa può produrre una condizione di blocco che può tradursi nell’impossibilità stessa di decidere e di agire per realizzare ciò che si vuole e quindi impedisce di realizzare la propria persona e nello stesso tempo di vivere il presente secondo il principio di realtà, in piena maturità e consapevolezza. Questo processo genera uno stato di continua frustrazione, determinata dal non essere in grado di realizzare i propri desideri e i propri progetti. Il dolore può essere, inoltre, un eccellente “rimedio” alla sensazione di colpevolezza, perché diventa la possibilità lenta e continua di espiare, nel ricordo ossessivo di quanto ci ha fatto sentire in colpa. Poiché i sensi di colpa sono il più delle volte inconsci, affrontarli e superarli non è facile e per tacitarli e perdare a se stessi una “giustificazione” logica e accettabile, spingono l’individuo a trasformarli in una vera e propria malattia. Per questo si dice che i sensi di colpa fanno ammalare".

Il senso di colpa è assimilato alla ossessività e alla frustrazione e quindi “attacca” la funzione-Milza e la funzione-Fegato.

I pensieri ossessivi dovuti a preoccupazioni o a sensi di colpa sono uno degli stati emotivi negativi più comuni al giorno d’oggi per l’insicurezza economica, i problemi sociali e forse perché si fa poco quel lavoro interiore su se stessi che permette di trovare valori e risorse che aiutano ad affrontare i momenti più difficili e di liberarsi dei pesi del passato.

Il pensiero è presentato dalla Medicina Cinese come la facoltà di riflettere, analizzare, concepire piani con saggezza. Se non si è capaci di arrestare il proprio pensiero, se si tiene occupato il proprio spirito con uno sforzo incessante in elucubrazioni continue, in sensi di colpa, allora il pensiero fa energeticamente ammalare e il suo uso sregolato esaurisce la vitalità. Tutto viene sempre messo in discussione; non si riesce ad avere basi sicure e stabili per essere efficaci e prendere decisioni. Allora pensare diviene rimuginare, il pensiero si trasforma in preoccupazione, tormento, ossessione con tendenza all’inquietudine o alla prostrazione.

I pensieri ossessivi e le preoccupazioni per la Medicina Cinese danneggiano la funzione-Milza che ha il compito di diffondere e distribuire: la digestione diventa lenta e faticosa, si soffre di dispepsia, di gonfiori addominali. Inoltre l’organo-funzione Milza-Pancreas, quando è sottoposto a particolari sollecitazioni a livello psichico per la continua attività di riflessione, rimuginazione e per i sensi di colpa, va incontro facilmente a stati di affaticamento che fanno sentire la necessità di un ulteriore apporto energetico. Per la dietetica cinese, il sapore che corrisponde alla funzione-Milza è il sapore dolce equesto spiega il desiderio compulsivo di dolci da parte di fasce così vaste di popolazione. Tuttavia il dolce di cui la funzione-Milza ha bisogno di nutrirsi è il dolce moderato che si può trovare in alcuni cereali come il miglio, il riso, in alcune verdure come la carota, la patata, la zucchina, i piselli e non è, invece, il dolce tossico costituito dallo zucchero raffinato di dolci, caramelle e merendine che, invece, aggrava la situazione di debolezza della funzione-Milza.

L’assunzione di dolce tossico crea, allora, un circolo vizioso: la funzione-Milza carente di energia, nutrita da un sapore tossico che indebolisce ulteriormente la sua struttura, richiede un nuovo apporto di alimenti dolci, cui si risponde con sapori ulteriormente tossici. Se non vi è un intervento dietetico corretto spesso l’esaurimento della funzione-Milza-Pancreas, su base psichica, può sfociare in una vera alterazione energetica abbastanza frequente e diffusa, in Occidente, il diabete, quando l’organo esaurisce le sue capacità di compenso.

Nella nostra alimentazione dunque dovremmo evitare squilibri alimentari, soprattutto in eccesso, che causano vomito, diarrea, emorroidi, gonfiori addominali, meteorismo, eruttazioni. Ricordiamo anche che la Milza detesta l’umidità, che interferisce con la sua funzione di trasformazione e distribuzione. Da cui, cefalea, gonfiore, annebbiamento: un eccesso di cibi crudi (verdure crude e formaggi)possono creare accumulo di umidità. La Milza estrae i sapori dai cibi e li distribuisce ai vari organi. Abbiamo visto che un sapore, se assunto in quantità moderata, nutre la forma dell’organo corrispondente. Se, invece, lo si assume in eccesso, sia per intensità che per quantità, danneggia la forma dell’organo corrispondente e dell’organo dominato. Nello specifico, un sapore dolce non equilibrato in quantità e in intensità (zucchero, fruttosio, miele ecc) manda in squilibrio la milza, alterando le sue funzioni. La nostra alimentazione dovrebbe essere varia, con cibo fresco e non trasformato, bilanciata tra lo yin e lo yang e rispetto ai cinque sapori(amaro, dolce, piccante, salato, acido) in maniera tale da nutrire armoniosamente tutti gli organi.

 

Brunetta Del Po – Daniela Temponi

 

BIBLIOGRAFIA

Ian White - Essenze floreali australiane - Bush Flower Essences per ritrovare serenità e benessere- Tecniche Nuove

Ian White -Il potere terapeutico dei fiori australiani - Tecniche Nuove

E. Bach - I 12 guaritori e altri rimedi-

Igor Sibaldi -Il mondo dei desideri- ed. Tlon


SITOGRAFIA

https://it.wikipedia.org/wiki/Senso_di_colpa

http://www.stateofmind.it/2015/06/senso-colpa-psicologia/ Francesca Fiore Dal senso di colpa alla colpa – introduzione alla psicologia nr. 17 Art

Roberto Verolini Psicopatologie e variabilità culturale: nuove prospettive. Religioni & Teoetotomie

http://www.riza.it/psicologia/l-aiuto-pratico/4288/liberati-dai-sensi-di-colpa-e-scopri-chi-sei.html

http://www2.hellinger.com/it/home/portal/aiuto-alla-vita/concreti-aiuti-alla-vita-maggio-2011/lo-spirito/

www.piediesalute.it Barbara Comisotti (I sensi di colpa dal punto di vista della Medicina Cinese)

http://www.mirdad.it/naturopatia/fiori-di-bach-pine

http://www.opsonline.it/psicologia-30324-superare-senso-di-colpa.html