Oggigiorno, purtroppo, nelle famiglie e tra le persone, si dedica sempre meno tempo all’atto del cucinare, spesso per ovvie ragioni pratiche.

Per questo motivo anche nei negozi che vendono alimenti naturali biologici è aumentata l’offerta di piatti pronti di vario genere.
Queste preparazioni si presentano come le cose più sane del mondo e, a volte, possono essere anche di discreta qualità e servire in una dieta curativa.

Per chi non ha problemi di salute possono essere pratici ma per chi deve recuperare la salute dovrebbero comunque rimanere molto secondari.

Come scegliere:
1) Sapere quello che vuoi e non quello che ti vogliono vendere.

2) Meno ingredienti ha un prodotto e meglio è. I legumi in scatola, per esempio, dovrebbero contenere legumi, acqua e sale e null’altro; il pane dovrebbe avere farina, acqua e sale e così via.

3) Se non implica l’aggiunta d’olio è meglio. Prodotti con olio (tofu alla piastra per esempio) possono contenere troppo olio, olio di una qualità inferiore e un impiego poco curato (chi lavora in produzione industriale non è sempre attento a non lasciar fumare l’olio).

4) Se non viene definita specificatamente la qualità d’olio in un prodotto non usarlo (olio vegetale non basta).

5) Se non conosci un ingrediente, non usare il prodotto.

6) Scegliere bene il tipo di dolcificante usato. Sciroppi vari non vanno bene, così come il succo d’agave o il fruttosio.

7) Controllare sempre le date di scadenza.

Naturalmente, potendo, è sempre meglio acquistare le materie prime da produzioni possibilmente biologiche e trasformarle noi stessi, usufruendo il meno possibile di piatti confezionati già pronti.
Sarà sicuramente un piccolo sacrificio dedicare una parte del nostro tempo libero alla cucina, ma il vantaggio per la salute nostra e dei nostri cari sarà veramente grande, anche a lungo termine.

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