• '
    '

Autunno

Gli antichi sapevano che ogni stagione produce effetti non soltanto fisici su tutti i tessuti, ma ha anche influenze sul nostro cervello.

Così dobbiamo difenderci dai primi freddi, rinforzare il sistema immunitario, ma contemporaneamente accorgerci che anche il nostro sistema psichico risente dell’influenza delle variazioni climatiche.
D’autunno sentiamo di più l’instabilità, tipica del fatto che i nostri neurotrasmettitori registrano il cambio della luce, coi tramonti che arrivano sempre più presto, le giornate che si accorciano, le foglie che cadono, le temperature che si abbassano.
Che cosa fare? Aumentare l’esposizione all’aria aperta e alla luce, che è il più potente antidepressivo che esiste. Guai a chiudersi in casa davanti alla tivù: ottobre e l’autunno non sono il periodo più adatto alla pigrizia. Anzi, la passività aumenta i sintomi di instabilità del cambio di stagione.
Oltre a fare più movimento, seguiamo il consiglio prezioso della medicina dei conventi, che somministrava proprio in questo periodo due piante rustiche, che troviamo spesso lungo le siepi e nelle radure boscose: il luppolo e la melissa, due piante forti, capaci di adattarsi come poche al cambio di stagione.
Bastano 5 minuti di infusione in acqua bollente di 2-3 cucchiaini per pianta di fiori e foglie essiccati per vedere effetti notevoli sul sistema nervoso già in pochi giorni e per superare lo stress autunnale
É bene iniziare ai primi di ottobre con una tazza dopo i pasti e una prima di dormire: insieme le due piante combattono i disturbi digestivi, caratteristici della psicosomatica autunnale.