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L'ansia

I sentimenti più dolorosi e le emozioni più pungenti, sono quelli assurdi: l’ansia di cose impossibili, proprio perché sono impossibili, la nostalgia di ciò che non c’è mai stato, il desiderio di ciò che potrebbe essere stato, la pena di non essere un altro, l’insoddisfazione per l’esistenza del mondo.
Fernando Pessoa

L’ ansia e la paura hanno da sempre accompagnato l’esistenza umana.

Il termine ansia trova un suo diretto corrispondente nel latino anxia, il quale a sua volta deriva, senza dubbio, dal verbo latino ango che significa stringeresoffocare o in altri termini angosciare (che peraltro deriva sempre da ango). Per cui l'ansia è quello stato di agitazione, di soffocamento mentale di fronte a situazioni di possibile pericolo o incertezza, più o meno accentuato a seconda del carattere di ciascuno. http://www.etimoitaliano.it/

Nel maggio 2013, l’Associazione Psichiatrica Americana (APA) è giunta, dopo molti anni di ricerca, alla pubblicazione dell’ultima edizione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM-V). 

I disturbi d’ansia classificati nel DSM-V sono:

  • Disturbo d’ansia da separazione
  • Mutismo selettivo
  • Fobia Specifica
  • Disturbo d’ansia sociale
  • Disturbo di panico
  • Agorafobia
  • Disturbo d’ansia generalizzato
  • Disturbo d’ansia da condizione medica
  • Altro Disturbo d’ansia specifico
  • Disturbo d’ansia non altrimenti specificato

Le preoccupazioni espresse si manifestano in diverse aree: 

  • la famiglia
  • il denaro 
  • il lavoro  
  • la salute 

I sintomi degli stati ansiosi sono indotti dall’apprensione eccessiva rispetto all’evento temuto, e  sono difficilmente controllabili, perciò coloro che manifestano ansia soffrono di un’incapacità generale di rilassarsi o di sintomi come esaurimento muscolare e irritabilità. 

I sintomi fisici correlati all’ansia comprendono: 

  • tensione motoria (irrequietezza, tremori, tensione muscolare) 
  • uno stato di attivazione eccessivo (irrequietezza o "nervi tesi”, irritabilità o difficoltà di concentrazione).
  • Con il tempo l’ansia e le preoccupazioni costanti possono determinare stanchezza, cefalea tensiva, disturbi epigastrici e insonnia. 
     

 
Le persone che accusano questo disturbo sono spesso sensibili, tendenti  al nervosismo e al rimuginio,  che si manifesta con una catena di pensieri negativi, preoccupanti, percepiti come incontrollabili. Ciò che rende la preoccupazione patologica non è il contenuto ma piuttosto la percezione che la preoccupazione è eccessiva e incontrollabile.

INCIDENZA SULLA POPOLAZIONE

Perché correre affannosamente qua e là senza motivo? Tu sei ciò che l’esistenza vuole che tu sia. Devi solo rilassarti. Osho

I disturbi d’ansia sono i più diffusi, nella popolazione, tra i disturbi psicologici. Per esempio, in uno studio americano condotto su 8000 adulti, circa il 28% degli intervistati ha riportato di aver avuto esperienza, almeno una volta nella vita, di sintomi caratteristici di un disturbo d’ansia, secondo i criteri di classificazione del manuale diagnostico dei disturbi mentali allora in uso (DSM-IV-TR) (Kessler, Berglund, Demler, et al., 2005).

Tra i vari disturbi di questo gruppo la Fobia è quella più diffusa. I disturbi d’ansia comportano un costo piuttosto elevato per la società e per le persone che ne soffrono. Spesso si associano a un rischio maggiormente elevato di soffrire di malattie cardiovascolari e di altre patologie (Roy-Byrne, Davidson, Kessler, et al, 2008; Smoller, Pollack, Wassertheil-Smoller, et al., 2007). Le persone con un disturbo d’ansia inoltre hanno un rischio raddoppiato di presentare ideazione suicidaria e tentativi di suicidio rispetto alle persone senza una diagnosi psichiatrica (Sareen et al., 2005), hanno una maggiore difficoltà di trovare un’occupazione lavorativa (American Psychiatric Association, 2000) e sono afflitte da gravi disagi interpersonali (Zatzick, Marmer, Weiss, et al., 1997). Tutti i disturbi d’ansia sono associati con riduzioni sostanziali nella qualità della vita.

Gli sviluppi nell’ambito delle neuroscienze, della nosologia, dell’epidemiologia e della psicobiologia hanno permesso, negli ultimi anni, un notevole progresso nella comprensione dei disturbi d’ansia.

IL TRATTAMENTO PSICOLOGICO DELL’ANSIA

Tutto è; niente è. L'una e l'altra formula arrecano uguale serenità. L'ansioso, per sua disgrazia, rimane a mezza strada, tremebondo e perplesso, sempre alla mercé di una sfumatura, incapace di insediarsi nella sicurezza dell'essere o dell'assenza di essere.

Emil Cioran, L'inconveniente di essere nati, 1973


 
La terapia cognitiva, partendo dal presupposto che le interpretazioni catastrofiche delle  preoccupazioni sono la caratteristica distintiva del disturbo d'ansia generalizzato, ha come intento quello di reinterpretare le idee, le convinzioni e le aspettative sbagliate e irrealistiche del paziente. 
L’obiettivo iniziale del trattamento è  quello di rendere consapevole il soggetto circa il tipo di pensieri controproducenti che genera costantemente e rendere più concrete le preoccupazioni che altrimenti resterebbero confuse e astratte. L’impegno terapeutico consiste nello sfidare e confutare i pensieri disfunzionali ogni volta che si presentano stimoli in grado di scatenarli. 
Gli obiettivi principali del trattamento sono: 

  • normalizzare il rimuginio
  • correggere i pregiudizi
  • promuovere strategie positive e adattative di controllo del rimuginio 
  • aumentare la fiducia nel problem solving
  • sviluppare un senso di sicurezza e fiducia nell’affrontare le sfide 
  • accettare i rischi e tollerare l’incertezza 

aumentare la capacità di sostenere emozioni negative

L’ ANSIA E L’ALIMENTAZIONE

 

Un’alimentazione sana è uno dei modi più efficaci per controllare l’ansia e lo stress. Di fatto, aggiungere più acqua alla vostra dieta è una delle scelte migliori che possiate fare. Molti studi hanno dimostrato che la disidratazione è un problema che riguarda almeno il 25% delle persone che soffrono di stress cronico e che è una delle cause scatenanti dell’ansia.

Per quanto riguarda l’alimentazione, qualsiasi alimento che contenga magnesio, vitamina B12 (e altre vitamine del gruppo B), zinco e antiossidanti può essere di grande aiuto in caso di stress. Esistono anche integratori a base di erbe naturali, che possono essere dei validi alleati contro l’ansia.

 

 Magnesio: si tratta di un minerale essenziale per il buon funzionamento del sistema nervoso e, non a caso, ne viene spesso consigliata un'integrazione in caso di ansia e attacchi di panico. In alcune situazioni, infatti, questi problemi potrebbero essere dovuti o accentuati proprio da una carenza di questo prezioso sale minerale. Ci sono alcuni alimenti che possono aiutare a reintegrare un po' del magnesio perso, tra questi i più ricchi sono noci, mandorle, cacao, soia, fagioli, cereali integrali, verdura verde e semi di sesamo. C'è da considerare però che, anche se assumiamo con costanza il giusto quantitativo di cibi che contengono magnesio, il nostro organismo potrebbe non riuscire ad assimilarlo bene dato che ve ne sono altri che invece ne contrastano l'assorbimento, tra questi il sale marino, lo zucchero raffinato, i latticini, la carne rossa e l'alcool. A causa di ciò, oltre ad un'alimentazione corretta, è spesso importante sopperire alla carenza utilizzando ciclicamente un integratore di magnesio

 Eliminare il caffè: eliminare il caffè può essere anche risolutivo per risolvere alcuni casi di lieve ansia, meglio sostituirlo del tutto (o il più possibile) con il tè verde, quello senza teina, tipo il Bancha Kukicha, che è particolarmente.

 Incrementare il consumo di frutta e verdura: questa è un'ottima abitudine che fa bene sia al corpo che allo spirito! Le vitamine e gli antiossidanti presenti in tutti i tipi di frutta e verdura hanno un potente effetto anti-stress e ci rendono ottimisti.

Consumare cereali integrali, ricchi di magnesio, ed evitare zucchero, alimenti e farine raffinati, cibi fritti.

I mirtilli

mirtilli non sono solamente un frutto delizioso, infatti molte persone li considerano un “super alimento“. Sono ricchi di vitamine e fitonutrienti (nutrienti vegetali), con un’alta percentuale di antiossidanti che sono di grande aiuto per alleviare lo stress. Molti esperti ritengono che anche le pesche rientrino in questa categoria perché contengono dei nutrienti che sembrano avere un effetto calmante. Lo stesso vale per le pere, soprattutto se mangiate la sera.

Le bacche di Acai

Negli ultimi anni le bacche di Acai hanno raggiunto una certa popolarità, fino ad entrare a far parte del gruppo dei “super alimenti”. Forse le bacche di Acai non sono il frutto che fa perdere peso come pensano molte persone, ma sono ricchissime di fitonutrienti, come i mirtilli, e le quantità di antiossidanti che possiedono sono molto elevate.

Le mandorle sono un alimento sottovalutato. Contengono zinco, un nutriente fondamentale per mantenere uno stato d’animo equilibrato, un ottimo equilibrio tra magnesio e potassio, oltre al ferro e ai grassi cosiddetti sani. I grassi sani hanno un ruolo importante in una dieta sana, mentre la carenza di ferro è responsabile dell’affaticamento del cervello, cosa che porta all’ansia e alla mancanza di energia.

Il cioccolato

Anche il cioccolato fondente puro, senza latte o zuccheri aggiunti, è un ottimo alimento per chi soffre di ansia o stress. Icioccolato, infatti, riduce il cortisolo, l’ormone dello stress che provoca i sintomi dell’ansia. Contiene anche elementi che migliorano lo stato d’animo.

Le alghe hanno molti dei benefici dei cereali integrali. Sono ricche di nutrienti, sembra che abbiano anche un alto contenuto di magnesio e che contengano una grande quantità di triptofano. Le alghe sono un’ottima alternativa ai cereali integrali per quelle persone che sono intolleranti al glutine.

RIMEDI NATURALI PER L’ANSIA


Per affrontare l’ansia in generale, ci sono molti rimedi naturali che consentono di ridurre i sintomi e ritardare gli attacchi. In tutti i casi di ansia lieve puoi assumere 50 gocce, 1 o 2 volte al giorno, di
TILIA TOMENTOSA, macerato glicerico; puoi proseguire il trattamento per due mesi. Nella Medicina tradizionale cinese viene descritta la notevole efficacia, come ansiolitico, della MAGNOLIA OFFICINALIS; in Italia si impiegano con successo varie formulazioni: per gli adulti, compresse gelatinose di magnolia (estratto secco), vitamina B6, magnesio pidolato;  se ne assumono due al giorno, prima dei pasti. Molto efficace in caso di ansia generalizzata è l’oligoterapia: come miscela base usa il Manganese-Cobalto, da assumere  una volta ad di, anche per lunghi periodi, naturalmente a seconda del sintomo bisognerà integrare con altri oligoelementi specifici. Altri rimedi fitoterapici indicati sono la PASSIFLORA e la VALERIANA: in erboristeria si trovano numerosi preparati che le contengono entrambi. L’aromaterapia propone vari oli essenziali utili per l’ansia: camomilla, melissa, neroli, arancio amaro, bergamotto, incenso, sandalo, canfora, lavanda, vaniglia, verbena e altri ancora; puoi scegliere quello più adatto a te con l’aiuto di un aroma terapeuta e usarlo per diffusione d’ambiente e anche per un massaggio, opportunamente diluito.

Yoga e respirazione: se non volete iscrivervi ad un vero e proprio corso, una piccola cosa che potete fare anche a casa vostra è sedervi a gambe incrociate su di un tappetino con gli occhi chiusi e semplicemente respirareFatelo in maniera lunga e profonda utilizzando solo il naso e contemporaneamente fate esercizi di visualizzazione positiva, immaginate insomma le cose più belle e le situazioni più rilassanti in cui vorreste trovarvi.

Ortoterapia: prendetevi cura di piante e fiori, oppure se avete un giardino ma anche un piccolo balcone create il vostro orto. Il contatto con la natura è un ottimo rimedio anti-stress e, se sarete disposti a dedicargli un po' del vostro prezioso tempo e della vostra pazienza, vi ripagherà con tanta soddisfazione.

 

LETTURA ENERGETICA DEL SINTOMO

L’ansia è un sintomo che rientra nei disagi che sottostanno al Settimo Chakra; rientrano nelle patologie dell’esclusione e della solitudine. Dal punto di vista spirituale ognuno di noi aspira a essere parte del tutto: e anche se la nostra percezione è duale, dandoci l’impressione di essere divisi e contrapposti, la nostra essenza conosce la verità in cui siamo tutti Uno. Aneliamo a ritornare dove la separatezza non esiste, dove ci sentiamo parte consapevole di un tutto amorevole. Quando sperimentiamo concretamente questo stato di appartenenza siamo coscienti non solo di essere nel divino, ma di essere il divino; in questa condizione siamo sempre e comunque al sicuro da ogni male. La nostra anima sa, e noi intuiamo, di avere tutte le risposte dentro di noi.  Per sperimentare questo stato dell’essere dobbiamo ascoltarci con attenzione e questo significa stare da soli. Ma è una scelta consapevole e gioiosa perché, nella solitudine, sentiamo la musica del divino. Non è sempre così: se siamo in un altro livello di coscienza in genere temiamo lo star soli, forse perché la nostra cultura ci ha insegnato che la cosa migliore per noi è essere sempre parte del branco…Sicuramente nessuno ci ha preparato ad affrontare la solitudine o l’esclusione, il senso disperante di alienazione che dobbiamo combattere quando, per qualsivoglia ragione, ci sentiamo diversi e separati. Il sentirci isolati, di quella solitudine senza speranza che sembra estrometterci dal meglio della vita, dal punto di vista energetico indica una profonda chiusura del Settimo Chakra ed è riconducibile a una delle relazioni affettive primarie che abbiamo nella vita, quella con la persona che, per prima, ci ha indicato la direzione ed ha rappresentato l’autorità per noi. In genere, si tratta del padre biologico, ma potrebbe essere chiunque abbia svolto questa funzione di guida nella nostra infanzia. Pertanto, quando non ci sentiamo amati dal padre, magari a causa della sua indifferenza o del non suo esserci, sia fisicamente che come presenza affettiva per noi, o perché lui aveva un atteggiamento iper-autoritario nei nostri confronti, prendiamo la decisione che papà non ci ama; il risultato che questa risoluzione genera in noi sarà isolamento, percezione di rifiuto e, quindi, infelicità…Quindi, se non risolviamo questo senso di vuoto che abbiamo dentro, difficilmente avremo un rapporto sereno con le persone che rappresentano l’autorità per noi: o le subiremo, facendoci piccoli piccoli di fronte a loro, o avremo sempre un atteggiamento ribelle e fortemente critico nei loro confronti…Se invece siamo in equilibrio, siamo nella condizione di riconoscere quando l’autorità ci da dei consigli preziosi per la nostra evoluzione, l’accettiamo senza sentirci prevaricati o tiranneggiati. Ci sentiamo amati e accettati per quello che siamo e non dobbiamo metterci a tappetino di fronte alle persone che la rappresentano o osteggiarle per definizione.

E’ importante sapere qual è il motivo della vostra ansia, quindi è necessario per voi intraprendere un percorso di autoriflessione; per casi più seri è bene rivolgersi ad uno psicoterapeuta che, a discapito di quanto qualcuno ancora pensa, non è affatto un professionista da cui vanno in cura i pazzi... dato che i veri "pazzi" sono coloro che, soprattutto in questi tempi difficili, non hanno abbastanza a cuore se stessi per lavorare sulla propria salute fisica e psicologica!

Daniela Temponi, Brunetta Del Po

Bibliografia:

“Le emozioni parlano” di Rossella Panigatti, ed. TEA

 

Sitografia:

www.greenme.it

www.viverepiusani.it 

http://www.istitutobeck.com/index.php